Vita Di Pi

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  1. Gianni Illico
     
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    Ammetto che, prima di assistere al film, ero convinto che Ang Lee avesse "sporcato" il romanzo di Yann Martel: io che anni fa ho letto ed amato il libro Vita di Pi, quando ho visto il trailer della pellicola, che esaltava l'uso di effetti speciali e che sembrava associare la vicenda a quella di Avatar, non nascondo di esserci rimasto malissimo. Invece al cinema ho dovuto ricredermi.
    Vita di Pi è la storia di un ragazzo indiano, Pi appunto, costretto a lasciare il suo paese perché il padre, proprietario degli animali di uno zoo, decide di trasferirli insieme alla famiglia in Canada, dove ci sono maggiori possibilità lavorative. Durante il viaggio in mare però, la nave che li trasporta, la Tsimtsum, ha un guasto probabilmente dovuto ad una tempesta e in breve affonda, portando con sè tutto l'equipaggio, i passeggeri e gli animali dello zoo. Tutti tranne Pi e una tigre del bengala, un orango, una iena e una zebra: i cinque si sono salvati grazie ad una scialuppa, ma la convivenza tra loro diventa presto impossibile. In breve sulla piccola imbarcazione rimangono soltanto il ragazzo e la tigre, Richard Parker.
    Inizia la lunga lotta per la sopravvivenza di Pi, che dovrà confrontarsi con la fame, la sete, la pazzia, il dolore, la solitudine e, soprattutto, la presenza minacciosa del suo inusuale compagno.
    Il film è da godere in 3D: personalmente considero la visione in tre dimensioni di Vita di Pi molto più gradevole di quelle di altre pellicole, ad esempio Lo Hobbit o The Avengers. Gli occhiali in questo caso permettono di assistere ad un vero e proprio spettacolo per gli occhi, grazie ad alcune scene costruite proprio per l'utilizzo di questa tecnologia, una su tutte quella in cui, durante la notte, il mare si illumina della luce prodotta da migliaia di meduse.
    Chi ha letto il romanzo sicuramente ha apprezzato (o apprezzerà) il fatto che Ang Lee sia rimasto molto fedele sia allo sviluppo della vicenda, sia ai dialoghi, tanto che spesso le frasi utilizzate nel film sono proprio quelle del libro. Inoltre, agli osservatori più attenti non può sfuggire la riproduzione cinematografica della copertina del romanzo. In una scena, infatti, la scialuppa è ripresa dall'alto ed è circondata da una tartaruga marina, qualche pesce e un delfino: esattamente il disegno stampato e pubblicato in fronte al libro.
    Apparentemente la trama potrebbe sembrare fiabesca, invece la vicenda è molto più profonda di quanto possa immaginare chi non ha letto l'opera di Yann Martel. A dimostrarlo è il finale, commovente e sicuramente indimenticabile, di cui (ovviamente) non posso dirvi di più.
    Pi è interpretato splendidamente da Suraj Sharma, un ragazzo indiano al suo debutto assoluto che probabilmente si è assicurato una carriera cinematografica. Ang Lee lo ha scelto dopo aver assistito ai provini di più di tremila aspiranti al ruolo, e credo proprio che abbia avuto una geniale intuizione.
    Mezzo voto in meno al giudizio finale perché forse si poteva dare più spazio al tema della follia, affrontato un po' troppo sbrigativamente, mentre nel romanzo ha un peso fondamentale. Nel complesso però Vita di Pi è un film che mi sento di consigliare a chiunque dai 10 anni in su: non solo uno spettacolo per gli occhi, ma anche una storia avvincente e commovente che, come dice lo stesso Pi, può spingere a "credere in Dio".

    Voto: 8,5
     
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  2. Mr. Orange
     
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    Purtroppo non ho ancora avuto modo di vederlo..
     
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1 replies since 30/12/2012, 22:12   36 views
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